venerdì 22 febbraio 2008

post-troppo post. era di ieri...per mercoledì...

in pista. iniziano le danze.
l'emozione è un filo d'ambra da sciogliere
la curiosità un manto da accarezzare.

"due volontari", iniziamo dai limitidalle domande, dai problemi
per trovare risposte nuove,insieme.

venti occhi che sembrano mille.
dieci bocche che montano un silenzio
e un silenzio che urla come il vento.
diventerà coro.
ormai siamo in pista. le danze sono iniziate.
tempo di un sospiro, di un pssss, e poi bisogna buttarsi

una smart che ha occhi dal sorriso beffardo,a concentrare milleuno pensieri che si intrecciano.un giorno sarà lei a ridere dentro davanti a uno sguardo simile. ne sono certo.

accanto a lei una lingua flamenca, con coda di paglia, che a tutto pensa tranne a dov'è;e proprio per questo si scioglie di più. forse troppo.forse poco.
spassosa accoppiata.

c'è invece chi s'è riempita d'eco di parole sottili, che toccano pozzi di cristalli pronti a spaccarsi.deve dar voce senza, con tuoni immediati perchè voglio che venga fuori un mondo, non un'abbozzo. e le basta il secondo tentativo. il secondo. c'è.

si sente la paura, la difficoltà. poter fare non vuol dire saper fare. non ancora. può la ballerina spenta.può tra l'insicurezza delle nuove luci. saprà arrivare, saprà far arrivare. ha tanto da dare.

una stampella che non c'è ma che riusciamo a vedere. non l'ho detto ieri sera, ma conta molto.inizia a capire dov'è, non è più spaesata. e inizia anche a far vedere chi è. cazzuta! ;)

e vorrei che quel malato rosso in viso da sembrare vero avesse sete di tutto questo.tra tante sfortune, potrebbe essere la sua fortuna.

qualcuno già sa cercare i tagli più angolati, trovando sfumature nuove. pensare che credevo fosse solo un'imitazione!alterna risa a silenzi concentrati. chissà se riesce ad immaginarsi davvero...

dolcezza che viene in fondo, non ripeterei mai l'errore di dimanticarlo.si, dolcezza, con cui lotta per entrare in un corpo non suoin pensieri non suoi. conquistando appigli che valgono un tesoro.

Viene l'ora di ripulire, dopo esserci chiusi in cerchio, aver preso un respiro, due, tre
e cercato insieme lo stesso tempo, la stessa parola, lo stesso tono.
c'è da lavorare
ma lo spirito e la fame sono tutti nostri.
Nostri.

ps: una luce è rimasta accesa, o forse l'abbiamo accesa propio per non spegnerla più.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il tuo sottile sguardo non perde d'occhio nulla, impara a vivere chi ha di fronte...coglie i colori e le ombre, sfumature del cuore, del pensiero. saprà ascoltare saprà guidare............
soul

bimba dei fiori ha detto...

Sono qui, davanti a questa pagina cercando di scrivere qualcosa che abbia un senso ma alla fine l'unica cosa che esce spontanea è... Grazie ragazzo...